Pubblico qui alcune righe e versi.
Qualcosa è anche su carta.

sabato 25 settembre 2010

holy saturday

Ogni casa ha un sabato sera.
Immaginiamo, talvolta, case senza sabato sera.
Sono le case delle persone importanti. O delle persone di cui siamo innamorati.
Sono case che pensiamo vuote, il sabato sera.
Ma per contingenza ognuno di noi è persona importante. Ognuno di noi è persona di cui qualcuno è innamorato.
E' fantasia.
Da ragazzo, ogni lunedì prendevo il treno dell'alba per recarmi dal mio paese a Genova, in università. Erano  più o meno due ore di lungomare, di scompartimenti affollati di fumo di odori e di plastica. Di caldo d'inverno.
Erano più o meno due ore d'intermittenti passaggi tra le case. Casamenti, come forati dalla luce al neon di qualche finestra. Luce da cucina.
Immaginavo, non so il perché, fossero tutti operai.
E mi saliva al naso l'odore della prima visita medica per la leva militare.
Ogni alba ha una casa.
E' aritmetica.
Per non esser soli si tentano, come litanie, somme festose o meste di solitudini.
Ma i conti difficilmente tornano.