L'estuario dell'Argentina
ma sporco e confuso
nel sole e negli anni...
Oggi la pioggia obliqua
taglia adagio il rosso
dell'ibisco, e pure
un'antenna smagrita, stupida
fa con il mare.
Il mare dell'acqua non ha colore.
E erano giorni di cannabis,
di insufficienti nostalgie
del futuro.
Ma in certe notti
dall'estuario entrava la luna,
veniva da lontano, come da un'isola...
E allora le stelle e i baci
erano il solo esistere.
Erano guizzi filanti
di figli perduti,
di figli a venire.
[ancora in stampatello]