Pubblico qui alcune righe e versi.
Qualcosa è anche su carta.

lunedì 4 ottobre 2010

Melanconia

Sera inoltrata dal mare
e le palme parano il vento.
E il faro.
Le stanze d'osteria prive
ora del conventuale silenzio
e così del fragore.
Più non le passano
improbabili sogni di Spagna
né Ave Maria.
Violoncello e violino,
violino ora solo
per Tristango.

Ed è una verità quella del Cieco:
il tango è un pensiero triste
che si balla...
Non la melanconia.
La melanconia non è vizio:
le manca il rimorso.
Ha in sé deliquio
e ritorno...
Pare orgasmo di luna
e donna
la melanconia.