Pubblico qui alcune righe e versi.
Qualcosa è anche su carta.

martedì 23 novembre 2010

a Sandro Zignego


Violino d'osteria

Sera inoltrata dal mare,
le palme parano il vento.
E il faro.
Le stanze d'osteria prive
ora del conventuale silenzio
e così del fragore.
Più non le passano
improbabili sogni di Spagna
né “Ave Maria”.
Violoncello e violino,
violino ora solo
per
Tristango.

E' una verità quella del Cieco:
il tango è un pensiero triste
che si balla...
Non la melanconia.
La melanconia non è vizio,
le manca il rimorso.
In sé ha deliquio
e agognato ritorno...
Orgasmo pare di luna
e dolce donna
la melanconia. 

mdc 


Bussana di Sanremo, "La Peppia", 3.X.10