Pubblico qui alcune righe e versi.
Qualcosa è anche su carta.

venerdì 24 dicembre 2010

La severità si nutre d'invidia

L'animo mio, per disdegnoso gusto,
credendo col morir fuggir disdegno,
ingiusto fece me contra me giusto.

Dante, I, XIII, 70-72



Spesso la severità si nutre d'invidia.