Pubblico qui alcune righe e versi.
Qualcosa è anche su carta.

giovedì 9 settembre 2010

Madonna è Midonz

Bell'incipit stamane.
Mi sveglia un tuono ma me ne accorgo solo quando me lo raccontano.
Salendo a Ceriana, mi fermo a Poggio per un caffè: un avventore dice al banco: verso le cinque c'è stato un tuono da paura. Ecco, sì, vero: ora che me lo dicono l'ho sentito proprio bene anch'io. In effetti, quando verso le nove ho preso il primo caffè ho visto metà vasi sopra i tetti. Ho acceso la sigaretta, ho aperto una gelosia quindi la persiana a porta e, tutto bagnato, il tetto aveva sopra piante cocci e fiori. E ho sentito anche un po' di freddo, in casa mia.
Passo di poco Ceriana, ché la casa di Adelmo e Floriana si trova lì, e accosto la macchina il più possibile a destra. C'è una grande pianta di fico. Il finestrino, chiudendosi, ne trancia una frasca. Due frutti scendono nell'abitacolo. Penso che li lascerò lì: è in arrivo la stagione più propizia.
Ma sì, voglio essere preciso: Chardonnay e verdure ripiene, e musica; trenette al pesto; capretto presalato; formaggi; vino rosso, musica; dolci, il salame dolce (quello con lo zucchero grosso, della nonna).
Musica che scivola in canto; anche i musicanti, Bruti e Boi, scivolano nel canto. Ceriana è il paese dei cori. Sono i lenti istanti della condivisione. E succede che ti apparti nello spazio aperto sotto il noce. Vuoi condividere, fantistichi: non ti bastano i trenta e più che son con te; non ti bastano perché tutto è semplicemente molto bello. Con te c'è Midonz...
Oddio, sarà anche il vizio...visto che son vent'anni che ci salgo. (In realtà saltai il 2008 e seguì lunga stagione di noiosa malattia. Meglio non saltare più).
Certo è una festa, questa della Madonna della Villa, sotto l'egida della frugalità e della sobrietà. Infatti son qui a scrivere solo per esser riuscito a frusciare fra le piante appena sceso il buio. Senza salutare, come sono solito fare: mal tollero gli addii e non meno gli arriverderci collettivi. (Siccome so che sarò letto, chiedo qui un po' inutilmente scusa.).
E dico chiaramente ancora bene della festa e della musica. E di Franco "Passura", arbiter elegantiarum e camionista.
Scendendo il cielo era punto da stelle non cattive ma bianche bianche, senza cornice.
Non contento ho inserito il cd dei Bruti e Boi. Ancora.
E che stamane ero salito in un cielo che: ha piovuto e non piove più, no...piove ancora ma ha già piovuto...
Ora non ricordo come si dice il contrario di incipit ma certo è stato un bel contrario.
A rebours....